Ostiglia Ciclabile
Pista Ciclopedonale tra Treviso e Padova
La pista ciclopedonale Treviso-Ostiglia corre lungo la linea dell’omonima ex ferrovia militare, bombardata dagli alleati nel corso della Seconda guerra mondiale.
Il progetto prevede il recupero dell’intero percorso che collegava la città di Treviso con quella di Ostiglia, in provincia di Mantova. Ad oggi è stata realizzata solo una parte del tracciato, che unisce Treviso (TV) a Barbarano Vicentino (VI) e tocca le Province di Treviso, Padova e Vicenza.
Lungo il percorso sono presenti diversi parcheggi situati nelle vicinanze della ciclabile e alcune aree di sosta attrezzate con panchine.
La Treviso-Ostiglia incrocia inoltre altri due percorsi ciclabili che la collegano a Padova: il Percorso Muson dei Sassi e l’Itinerario del Brenta.
Un itinerario cicloturistico molto suggestivo che permette di scoprire a piedi o su due ruote le bellezze della compagna circostante. Il tragitto, alberato per lunghi tratti e in parte asfaltato, attraversa zone di interesse ambientale e artistico ed è aperto tutto l’anno.
Ca’ Marcello e la ciclabile Treviso-Ostiglia
Si può accedere alla pista ciclabile Ostiglia anche a pochi metri da Ca’ Marcello attraverso una strada sterrata.
La ciclabile è un percorso nella natura, adatto a chi desidera allontanarsi dalla fretta quotidiana e conoscere il carattere prezioso e autentico del Veneto.
Punti di interesse nelle vicinanze di Ca’ Marcello
Oasi Cervara
Via Cornarotta 50, Quinto di Treviso (TV)
Tel. +39 329 3988080
Web www.oasicervara.it | E-mail oasicervara@gmail.com
L’Oasi Naturalistica del Mulino Cervara è una riserva naturale (25 ettari) che tutela un ambiente palustre di eccezionale bellezza e rappresenta un punto di accesso al Parco Naturale Regionale del Fiume Sile, uno dei più importanti fiumi di risorgiva d’Europa. L’Oasi ha la forma di un’isola compresa tra i corsi del fiume Sile e del torrente Piovega.
Al suo interno sono presenti numerose polle sorgive (in dialetto trevigiano fontanassi) attraverso cui emergono dal sottosuolo le acque che alimentano la palude e contribuiscono a dare vita al corso del Sile.
L’Oasi di Cervara è un biotopo di elevato pregio naturalistico classificato come sito di interesse comunitario (S.I.C.) per il rifugio della fauna selvatica e la conservazione della flora spontanea del Sile.
Badoere e la Piazza “Rotonda”
Piazza Indipendenza, Badoere di Morgano (TV)
La Rotonda è la piazza principale di Badoere, uno scenico spazio circolare delimitato da due porticati destinati originariamente a attività commerciali e alloggi per i braccianti. In passato facevano parte del complesso della villa padronale, Badoer poi Basadonna e Marcello, incendiata nel 1920 dai contadini delle Leghe bianche. Sulla piazza si affacciano la seicentesca chiesa di Sant’Antonio e l’attuale Municipio.
La Rotonda ospita diverse attività durante il corso dell’anno: il Mercato dell’Antiquariato ogni prima domenica del mese (tranne agosto), il Mercatino dell’Artigianato e della Creatività la terza domenica dei mesi di marzo, aprile, ottobre, novembre e dicembre, i Mercatini di Natale e la tipica festa dell’Asparago di Badoere IGP.
Ca’ Marcello
Via dei Marcello 13, Levada di Piombino Dese (PD)
Tel. +39 049 9350340, +39 335 8180078
Web www.camarcello.it | E-mail info@camarcello.it
Visita la villa e il parco
Ca’ Marcello è uno splendido esempio di Villa Veneta in stile palladiano, ancora vissuta e mantenuta dalla nobile famiglia veneziana dei Marcello che la fece erigere nella prima metà del 1500. Fu poi ampliata, arredata e finemente decorata nel XVIII secolo. In seguito la villa divenne una dimora di alta rappresentanza, dove i Conti Marcello ricevevano gli ospiti più importanti e organizzavano ricevimenti e balli di grande magnificenza. Nel complesso, colpisce lo stato di conservazione pressoché perfetto di tutti gli ambienti.
Nel grande parco (9 ettari), ricco di decine di essenze secolari, si trovano la torre colombaia, la peschiera, la cappella privata e numerose statue a tema classico, allegorico e grottesco. All’interno della villa spiccano l’intero ciclo di affreschi di G.B. Crosato e una serie di quadri a stucco di rara bellezza e unicità nel panorama europeo.
Il parco è aperto al pubblico tutti i giorni, escluso il sabato, da Aprile a Ottobre. La villa è visitabile in compagnia del Conte Vettor Marcello su prenotazione, per gruppi di minimo 20 persone. I visitatori individuali possono effettuare la visita guidata ogni prima e terza domenica (tranne agosto) alle 10.30 su prenotazione.
Villa Cornaro
Via Roma, Piombino Dese (PD)
Questa Villa Veneta, entrata a far parte del patrimonio UNESCO, è stata realizzata da Andrea Palladio tra il 1552 e il 1553. L’edificio, che sorprende il visitatore per la sua raffinata semplicità, fu costruito per Giorgio Cornaro, rappresentante di una potente casata di rango dogale. Esso ospita le statue dei più importanti membri di questa famiglia, inclusa quella della famosa regina di Cipro, Caterina Cornaro.
La facciata a doppio ordine divenne un’icona stilistica ed ebbe una grande influenza sull’architettura americana. Villa Cornaro rappresenta un esempio unico tra le opere palladiane esistenti, sia per le dimensioni dei pavimenti a piastrelle e alla veneziana, sia per l’intonaco originale del rivestimento esterno.
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Santuari Antoniani
Via Sant’Antonio 2, Camposampiero (PD)
Tel. +39 049 9303003
Web https://www.santuariantoniani.org/it/i-santuari/il-santuario-del-noce
Sant’Antonio arrivò a Camposampiero nel 1231 e si unì ai frati minori alloggiati fuori le mura del borgo ma, alla ricerca di maggiore solitudine, si fece costruire una capanna sopra un albero di noce, nei pressi del romitorio. Proprio dove sorgeva l’albero dal quale Antonio predicava alle genti di campagna, fu in seguito costruito il Santuario del Noce, ancora oggi decorato da un ciclo di affreschi (XV sec.) che raffigura i più importanti miracoli del Santo.
Vicino si trova il Santuario della Visione dove egli sostò nell’ultimo mese della sua vita terrena. La chiesetta originaria, in cui aveva pregato, celebrato l’Eucaristia e predicato, fu completamente rinnovata e ampliata nel 1437, e adesso al suo interno il visitatore può ammirare la cella della Visione.
Questa è una povera celletta di mattoni, appartenente al convento primitivo e abitata dal Santo, in cui è conservata una grande tavola, ritenuta suo giaciglio notturno.
Accesso ai Santuari Antoniani
Chi desidera visitare i Santuari Antoniani può uscire dalla Treviso-Ostiglia nei pressi di Camposampiero e seguire la ciclabile ‘Muson dei Sassi’ e il ‘Percorso di Sant’Antonio’ arrivando così ai Santuari.
Per riprendere la pista Treviso-Ostiglia occorre attraversare la strada e superare il sottopasso ciclabile. All’uscita del sottopasso si percorrono 100 metri circa e si prosegue sulla pista ciclabile a sinistra arrivando dopo circa 1 km ad una rotonda. Si può scegliere quindi se andare a sinistra e riprendere l’Ostiglia a fianco della ferrovia o se proseguire dritti e riprendere il percorso sul lato destro del cavalcavia stradale.
Note
Raggiungere Treviso in bicicletta
La pista ciclo-pedonale Treviso-Ostiglia finisce alla periferia della località Quinto di Treviso. Chi desidera raggiungere la città di Treviso può tenere la destra appena finita la ciclabile, proseguire per 200 metri e raggiungere la zona della Rosta sul Sile. Da qui alcuni segnali stradali di ‘Bicinvacanza’ possono essere utili per arrivare nel Parco del Sile a sud di Treviso.
Un percorso alternativo per raggiungere Treviso è quello a cui si accede mantenendo la sinistra alla fine della pista ciclopedonale, girando poi a destra. Si continua così attraverso strade secondarie e si raggiunge la città trevigiana.