Unioni civili: il regime patrimoniale
Unioni civili: il regime patrimoniale come deve essere gestito all’interno delle coppie non sposate?
In Italia, si parla di «Unioni civili» per definire tutte le convivenze di coppia che si basano su legami affettivi ed economici. Non sono poche, ancora, le domande a cui il nostro Paese deve rispondere in merito. Tra i tanti quesiti di chi può ritenersi parte di un’unione civile, non manca il più spinoso riguardante, appunto, la gestione economica del rapporto: «Com’è possibile gestire il regime patrimoniale all’interno della coppia?».
A tale proposito, la Legge Italiana è abbastanza chiara e considera le unioni civili simili, sotto molti aspetti, alle coppie legate dal vincolo matrimoniale.
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Che cosa significa?
In poche parole, il regime patrimoniale delle unioni civili, in mancanza di diversi accordi patrimoniali, sarà quello della comunione dei beni. Tuttavia, la coppia è ritenuta libera di scegliere altri tipi di convenzioni, anche quello della separazione dei beni, previo ovviamente indicazione nella dichiarazione patrimoniale del nucleo familiare.
Come funziona il regime patrimoniale della comunione dei beni?
Questo regime è esattamente lo stesso delle coppie sposate. Dunque, prevede di mettere in comune tra le parti tutti i beni economici e immobili di entrambi.
Come funziona, invece, la divisione dei beni?
La divisione dei beni prevede invece l’indipendenza economica delle parti. In un secondo momento, tuttavia, è possibile costituire un fondo patrimoniale (codice civile artt. 167-171), valido anche per le coppie sposate, fondamentale soprattutto nei casi in cui siano presenti figli.