Ville Venete tra balli e incontri di lavoro
Ambienti di rappresentanza
Un compito importante delle ville era quello di rappresentare il loro proprietario, il suo potere e la sua importanza all’interno della società a lui contemporanea.
Con questo scopo, la maggior parte di esse fu ampliata e preziosamente decorata nel XVIII secolo, ottenendo spesso un aspetto elegante e imponente.
A Ca’ Marcello il grande salone da ballo affrescato e gli altri salotti dedicati agli incontri di lavoro e agli ospiti della villa, parlano di questa ricercata magnificenza e dello stile di vita dei proprietari che qui arrivavano per godere la villeggiatura.
Una vita in cui ferveva il lavoro ma anche il piacere del divertimento e del bello.
Salone da ballo
Il salone da ballo al piano nobile è particolarmente ricco e luminoso: le pareti affrescate sono adornate da stucchi e appliques settecenteschi che si specchiano sull’ampio pavimento in terrazzo alla veneziana.
Sovrasta il tutto un ballatoio, limitato da una balaustra in legno laccato che inquadra l’imponente soffitto completamente affrescato da Giambattista Crosato.
Salone principale
Il salone principale al piano terra è caratterizzato dal pavimento di seminato alla veneziana, le pareti di marmorino dipinto e il soffitto alla Sansovina di travi laccate.
Questa sala ospita quattro grandi dipinti raffiguranti i personaggi più importanti della famiglia Marcello che segnarono la vita sociale, militare e politica della Serenissima Repubblica di Venezia, il Doge Nicolò, il grande umanista e mecenate Jacopo Antonio, il procuratore Girolamo e infine Lorenzo, Generale da Mar.
Salotto della musica
Questa affascinante stanza, l’unica della casa ad avere la pavimentazione lignea, era riservata ai momenti dedicati alla musica dai molti appassionati della famiglia.
Qui è possibile ammirare il ritratto del famoso compositore Benedetto Marcello, personalità esemplare tanto per la sua posizione sociale di nobile, con incarichi di servizio verso lo Stato, quanto per la sua attività ininterrotta di poeta, scrittore e musicista.
Salotto del caminetto
Questo intimo salotto era l’unica stanza al piano terra che veniva riscaldata nelle giornate più fredde, dove ci si poteva rilassare con qualche interessante lettura o intrattenere in piacevoli conversazioni con gli ospiti.
Incornicia il caminetto un elaborato stucco che ospita al centro una fenice, il mitologico uccello che ha la capacità di rinascere dalle proprie ceneri.
Salotto delle cineserie
Questa era la sala da pranzo dei proprietari dove sono ospitati diversi pannelli orientali settecenteschi e mobili realizzati da maestri veneziani sullo stile del Levante, molto di moda all’epoca.
Al centro si nota il prezioso lampadario in vetro di Murano a struttura asimmetrica, un raro pezzo composto da singoli elementi ad incastro e privo di sostegni in ferro.